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Usa on the road #2 Il Mount Rushmore e il Crazy Horse Memorial

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Eccoci al secondo appuntamento con i post dedicati al mio viaggio negli Usa (QUI il primo post dedicato alla città di Cody): oggi vi pralo del mpunt Rushmore e del Crazy Horse Memorial!

banana e cioccolato, Silvia Diemmi, monte Rushmore


Il Mount Rushmore è sicuramente uno tra i luoghi simbolo degli Stati Uniti: chissà quante volte lo avrete visto immortalato in libri, film, telefilm e filmati vari. Io sono cresciuta con i film di Alfred Hitchcock, quindi per me il Mount Rushmore significa Intrigo Internazionale. Dopo aver visto così tante volte il film, mai avrei pensato che un giorno sarei riuscita a vedere il Mount Rushmore dal vivo. Ricordate la scena in cui Cary Grant insegue i cattivi arrampicandosi tra le facce dei 4 Presidenti? O la scena della sparatoria nel dining affollato di turisti? Per me è stata un’emozione fortissima trovarmici proprio sotto, a guardare da vicino (si fa per dire) i 4 presidenti americani.

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Il Mount Rushmore si trova in South Dakota, nelle bellissime Black Hills (dove è stato girato il film Balla coi lupi, tanto per intenderci), e deve la sua fama mondiale a Lincoln Borglum, lo scultore che ebbe l’idea di ricavare dalla montagna i volti dei 4 presidenti. 

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L’opera iniziò nel 1927 e proseguì fino al 1941, anno della morte dello scultore. Il monumento vuole commemorare i 150 anni dell’Indipendenza Americana, e per questo vennero scelti i 4 Presidenti più amati: George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt and Abraham Lincoln, che rappresentano la nascita, la crescita, lo sviluppo e la conservazione degli Stati Uniti.


Il Crazy Horse Memorial


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A poca distanza dal Mount Rushmore (16,5 miglia) si trova il Crazy Horse Memorial: la scultura dedicata al capo tribù Lakota Crazy Horse (Cavallo Pazzo). Anche questo monumento è intagliato nelle rocce delle Black Hills, e rappresenta Crazy Horse nell’atto di indicare le sue terreSi narra che quando venne chiesto a Cavallo Pazzo Where are your lands now? Lui rispose: My lands are where my dead lie buried
Le Black Hills erano infatti un tempo territorio indiano, sebbene oggi i nativi americani siano una piccola minoranza.


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Il modello rappresenta come sarà il Crazy Horse Memorial una volta completato.
Per ora è stata scolpita solamente la testa.
Il progetto del Crazy Horse Memorial venne ideato e portato avanti dallo scultore di origine polacca Korczak Ziolkowski. Nel 1946 Ziolkowski non ancora quarantenne, si stabilì in una tenda nelle montagne delle Black Hills, e dopo una lunga trattativa con la tribù Lakota iniziò i lavori per la realizzazione del memorial. Nel 1948 il Crazy Horse Memorial venne inaugurato alla presenza di alcuni reduci della battaglia di Little Big Horn. Ziolkowski lavorò per tutta la vita a questa impresa fino al 1982, anno della sua morte. Oggi il memorial è ben lontano dall’essere completato, solo la testa di Crazy Horse è stata scolpita, ma i lavori continuano e i figli di Ziolkowski portano avanti l’impresa del padre.



Qualche curiosità


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La scena di Intrigo Internazionale girata sul Monte Rushmore
  • Tanti i film in cui compare il Mount Rushmore, i più famosi sono: Intrigo Internazionale, Superman II, Mars Attack, The Thruman show e il recente Nebraska.
  • Originariamente era prevista anche un’iscrizione, che avrebbe dovuto essere scolpita a lato dei 4 presidenti. I lavori iniziarono nel 1930, ma vennero sospesi e poi abbandonati nel 1934 a causa dei problemi di sgretolamento della roccia.


E qualche info pratica


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  • Il biglietto di ingresso per il monte Mount Rushmore National Memorial Park è “ufficialmente” gratuito, ma si paga il parcheggio (11$ per auto).
  • Il biglietto di ingresso per il Crazy Horse Memorial è invece di 11$ per persona.
  • Il Crazy Horse Memorial, a differenza del Mount Rushmore, non è sovvenzionato dallo Stato. Per questo motivo il costo del biglietto è più alto. Tutte le spese per il mantenimento e per i lavori necessari per procedere con la realizzazione dell’opera provengono da finanziamenti privati.
  • Il punto più vicino per vedere il monte è il Presidential Trail (accessibile dal parco) un percorso circolare che si snoda alle pendici del monte (percorribile in ca. 15/20 minuti) e attraversa diversi punti panoramici. 
  • Se avete intenzione di visitare il Mount Rushmore, potete pernottare nella cittadina di Keystone alle pendici del monte. Da lì potrete raggiungere l’entrata al monte Rushmore in una decina di minuti. Sembra un po’ una città- baraccone (a me ha ricordato molto Niagara), con i suoi negozietti di souvenir e i ristoranti a tema western, ma offre un gran varietà di motel dove trascorrere la notte.
  • Sia il Mount Rushmore che il Crazy Horse Memorial alla sera offrono uno spettacolo di lucinelle ore serali.
  • Il momento migliore per fotografare il Mount Rushmore è al mattino.

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QUI tutte le info per il Mount Rushmore National Memorial Park
e QUItutte le info per il Crazy Horse Memorial



Gli altri post sulla miei vacanza Usa on the road:








Caro diario... Luglio 2104

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Questo Luglio pazzerello per me ha significato soprattutto... vacanza! Ma anche un bellissimo concerto che ha ravvivato decisamente il mese. Curiosi? E allora scopriamo cosa ho combinato in questo mese di Luglio:

La vacanza negli States


Le prime due settimane di Luglio sono letteralmente volate via, visto che come ormai ben sapete me la sono spassata in giro per gli States. Ve ne ho già parlato QUI e QUI e ve ne parlerò ancora....



 James Blunt in concerto
Martedì 22 sono stata al concerto di James Blunt a Mantova, bellissimo! Lo so che da quel che si vede nella foto potrebbe essere chiunque, ma fidatevi, è James Blunt!



Il film del mese:Misterioso omicidio a Manhattan

Questo mese niente cinema, ma voglio segnalarvi lo stesso un bellissimo film che ho visto in tv e che mi è piaciuto molto (tant’è che mi sono chiesta “Ma come mai non l’avevo mai visto prima?”): Misterioso omicidio a Manhattan. Un Woody Allen in gran forma, e sullo sfondo una meravigliosa Manhattan della quale non si può fare a meno di innamorarsi. Un film spassosissimo, con battute esilaranti e… un misterioso omicidio da risolvere! Se volete passare una serata divertente ve lo straconsiglio.



La mia foto come BOTD Instagramers Parma!
Domenica 27 la mia foto Instagram di Sesta è stata scelta da Instagramers come BOTD (BestOfTheDay) Parma! Sesta è un paesino sui nostri Appennini famoso per il Madoi Museo all’aperto. Sono contentissima che la mia foto sia stata scelta, e a breve vi parlerò di questo caratteristico paese (sto preparando il post proprio in questi giorni!).




I libri del mese
I libri di questo mese di Luglio sono … Udite udite… Addirittura 4! Ovviamente tutti iniziati e nessuno terminato. Ma ecco i libri:
-Il diavolo, certamente di Camilleri: una raccolta di brevi racconti ironici che mi sta piacendo molto.
- Home of the West: sì lo so che è un libro per bambini, ma non ho saputo resistere. E se un domani dovessi trovarmi nel bel mezzo di un deserto, piuttosto che di una prateria o di un terreno innevato, sappiate che io sarò in grado di costruirmi un riparo! L’ho acquistato negli States.
- A long way down di Nick Hornby:acquistato all’aeroporto di Denver poco prima di prendere l’aereo, per ora la lettura in inglese si sta rivelando meno difficoltosa del previsto (anche perché, lo ammetto, ho già visto il film tratto dal libro!)
- Images of America, Yellowstone National Park: acquistato anche questo negli States, è un libro ricco di fotografie d’epoca che mostrano il Parco dello Yellowstone nei primi anni '20 e '30. Perfetto per una nostalgica come me!





La Silvia ai fornelli
Questo mese non ho cucinato tanto, soprattutto perché al rientro dalle ferie avevo una gran voglia di disintossicarmi dalle schifezze mangiate negli States (la cucina americana non è tra le mie preferite) quindi tante verdure e niente di complicato. Alla fine però non ho saputo resistere e ho sperimentato questi rotolini di zucchina, che sono facili, veloci, buoni, e pure carini da vedersi!  La ricetta l’ho presa da Giallo Zafferano, QUI il link.



Nutella ringrazia
E per finire vorrei segnalarvi che Nutella ringrazia pubblicamente, sui barattoli da 200g, sia mia mamma (Anna) che me (Silvia). Il barattolo fa parte della collezione “Disegnati da noi” che celebra i 50 anni di Nutella e io ho già deciso che questo sarà il bicchiere preferito di mio marito… che in un colpo solo può ringraziare quotidianamente suocera e moglie (hi hi hi).


Anche per questo mese è tutto, bye bye Luglio!

Usa on the road #3 Cose che ho fatto negli Usa

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Prima di partire per le vacanze avevo stilato insieme a voi l’elenco delle cose assolutamente INDISPENSABILI da fare negli States (QUI il post), ed è con grande orgoglio che vi comunico che, anche se non sono riuscita totalmente nella mia impresa, ho soddisfatto ben 7 punti, e precisamente:

  • Avvicinare un orso: ebbene sì, l’orso l’ho visto! Anzi, per essere precisi ne abbiamo visti addirittura 3. Eravamo all’interno del parco dello Yellowstone e… niente paura, eravamo sul ciglio della strada e loro se ne stavano beatamente tra gli alberi a passeggiare. E’ stata un’esperienza bellissima!
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  • Fare una foto alla pompa di benzina dove "succede sempre qualcosa": di pompe di benzina ne abbiamo “visitate” a dozzine e ci abbiamo lasciato pure un bel po’ di soldi… A volte (tanto per rendere l’idea di quante poche alternative ci fossero nei paesini dove capitavamo) ci abbiamo fatto pure colazione e pranzo.

L'entusiasmante panorama a una pompa di benzina

  • Fare un giro da Walmart: fatto varie volte, e ne sono rimasta entusiasta. Avrei potuto starci dentro delle ore (e l’avrei anche fatto se mio marito non mi avesse “spronata” a uscire…) perché hanno veramente di tutto! Dai generi alimentari all’abbigliamento, al fai da te, alla cartoleria, hanno persino i tessuti al metro. Sì lo so, mi esalto con poco. Ma arriverrano mai anche in Italia questi mega supermercati?


  • Scuriosare tra gli scaffali dei supermercati: questa è una delle mie attività preferite durante tutti i viaggi all’estero. Ho scoperto cose che voi umani… Ma per ora non vi svelo niente perché ho visto delle cose così tanto strane che devo per forza farci un post (PREPARATEVI!).




  • Andare al banco dei pegni: ebbene sì, siamo stati nell’unico, originale, inimitabile, banco dei pegni più famoso al mondo: il Gold & Silver Pawn Shop di Las Vegas (proprio quello di Affari di famiglia!). Ovviamente i proprietari non erano presenti, e al loro posto c’erano commessi intenti a vendere più che altro il merchendaising legato al programma, ma è stata comunque un’esperienza divertente. Dimenticavo: il negozio è molto più piccolo di come sembra in tv!
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  • Guidare in un'autostrada a 5 corsie: guidare dritti nella propria corsia con le auto che sfrecciano a destra e sinistra non è stato proprio il massimo, e ho preferito senz’altro le belle strade dritte a due corsie di marcia, con poco traffico e niente curve. A proposito, lo sapevate che per legge, le strade interstatali degli Stati Uniti hanno almeno un miglio rettilineo ogni 5 miglia? Questi rettilinei possono essere utili come piste di atterraggio in casi di emergenza o in guerra. Robe dell’altro mondo!

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Lo so che ho fotografato un'autostrada a 3 corsie... Ma ho guidato anche in quelle ben più grandi!


  • Raccogliere coupon che poi non utilizzerò mai: fatto anche questo!       


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Sono rimasti invece (ahimè) insoddisfatti questi punti:
  • mangiare un mega cupcake se li avessi trovati ci avrei anche fatto un pensierino… ma come ho già detto sopra non abbiamo frequentato (a parte Las Vegas) luoghi particolarmente civilizzati
  • mangiare cibo cinese nei cartoni bianchi io calerei un velo pietoso sul cibo americano. Tutto è servito con salse e salsine varie delle quali avrei sinceramente fatto a meno. Forse il cibo cinese nei cartoni bianchi non sarebbe stato meno peggio di tutto il resto…
  • fare colazione in un family dinner e l’avremmo fatta anche volentieri, se avessimo trovato un posto del genere. Purtroppo invece le nostre colazioni (spesso e volentieri consumate in macchina) si riducevano a qualche biscotto o nel migliore dei casi a un muffin.
  •  fare colazione in un posto alla pulp fiction (idem come sopra)
  • fare un giro in una lavanderia a gettoni mai vista una, di Nick Kamen poi nemmeno l’ombra
  • sperare imperterrita che la cameriera mi chieda la carta identità per accertarsi che io abbia effettivamente almeno 21 anni e qui tocchiamo un tasto dolente. Io l’ho sperato tanto, tutte le sere, ma niente: ci fosse stata un cameriera che mi avesse chiesto il documento per accertarsi della mia maggiore età! E proprio ancora non mi capacito di questa cosa!!!



    Madoi, il paese affrescato

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    Sull’Appennino parmense, vicino a Corniglio, c’è un piccolo paese di montagna dove l’artista Walter Madoi ha decorato i muri esterni delle case con degli insoliti affreschi. Ma non immaginatevi i soliti noiosi affreschi a tema sacro, perchè qui tra i personaggi ritratti potrete riconoscere  Totò, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Vittorio Gassman e altri ancora.

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    Il paese di cui vi sto parlando si chiama Sesta Inferiore, conta la bellezza di 34 abitanti ed è un piccolo gioiellino dove il tempo sembra essersi fermato. Le stradine (come ho avuto modo di verificare personalmente…) non sono state fatte per le auto, ma per le persone e per gli animali da pascolo; a Sesta non esistono i parcheggi, ma in compenso si respira una buonissima aria di montagna.


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    Sophia Loren ritratta in veste di Diana Cacciatrice

    Il borgo di Sesta era già un borgo quasi dimenticato agli inizi degli anni ’60, quando il pittore e scultore Walter Madoi vi si stabilì, facendolo diventare suo paese d’adozione. Madoi decora prima gli interni della minuscola chiesa, e poi si cimenta nella decorazione dei muri delle case del paese, coinvolgendo amici e abitanti del paese che si prestano ad essere ritratti. Ecco come l’artista definisce questo progetto in un’intervista:

    “Voglio […] che questo mio paese d’elezione, che per tante ore del giorno, sia nella buona stagione che nei lunghi mesi invernali, è vuoto di uomini, di donne, di ragazzi, resti sempre pieno di figure di ieri e di oggi, note e sconosciute, anche in accostamenti arditi, ma voglio che viva, in virtù di esse, risuscitandolo da un torpore secolare e reinserendolo nella sua posizione di naturale privilegio e farne un centro di attrazione turistica ed artistica”
    (da “Gazzetta di Parma” del 12/06/1964)
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    Signora con capelli rossi


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    Intreccio di personaggi (si riconoscono Totò, Gina Lollobrigida e Juliette Greco)
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    Al centro: ritratto del sindaco Baldassi con la moglie
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    Gli amici di Parma
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    Ritratto di Vittorio Gassman

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    Trovate QUI tutte le info su Walter Madoi e QUI  le info sul suo museo all'aperto.
    Il paese di Sesta fa parte del Parco dei Cento Laghi, QUI le info sul parco.



    W i mancini (come me)!

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    Per chi non lo sapesse, oggi è la giornata mondiale dei mancini. E per chi non lo sapesse, io sono mancina (e fiera di esserlo).



    Cosa significa essere mancini? Tutti noi abbiamo un lato predominante. Per la maggior parte della popolazione è il lato destro, mentre per noi mancini è il lato sinistro.

    Ricerche affermano anche che i mancini sono più bilanciati nell’utilizzo di entrambe le parti del corpo: per esempio usano meglio la parte non predominante del loro corpo (quindi la destra) rispetto ai destrorsi.

    Se pensiate che per noi mancini l’unica differenza sia nello scrivere con la sinistra anziché con la destra, vi sbagliate di grosso. Probabilmente non ci avrete mai fatto caso, ma molti strumenti, oggetti ed elettrodomestici, sono stati pensati per i destrorsi.



    Pensate per esempio al cambio della macchina, al tastierino numerico sulla tastiera del pc, ai comandi degli elettrodomestici, agli apriscatole, oppure semplicemente alle forbici o ai coltelli: sono tutti strumenti pensati per essere utilizzati con la mano destra.

    Tra i mancini più famosi: il Presidente degli Stati Uniti Obama, Paul Mc Cartney, il tennista Rafael Nadal, Albert Einstein, Bill Gates, Leonardo Da Vinci, Billy the kid.




    Qualche curiosità:
    • I mancini sono circa il 10% della popolazione mondiale.
    • Circa la metà di ratti, topi e gatti sono mancini
    • Un astronauta su quattro della missione Apollo era mancino






    Come festeggiare la giornata mondiale dei mancini? Io propongo a tutti i destrorsi di provare a fare con la mano sinistra tutto quello che abitualmente fanno con la mano destra!




    Tag time - The firsts

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    Qualche settimana fa sono stata taggata da Arim di Niente di serio per il tag The Firsts ed ecco qui le mie risposte!


    First Best Friend

    La mia prima amica.. Mi piacerebbe poter dire che è ancora una mia grande amica, ma la realtà è che non lo è. Anzi, non siamo nemmeno amiche, e se ci incontriamo per strada facciamo finta di non vederci. E pensare che per i primi 18 anni della mia vita ho condiviso praticamente tutto con lei. E poi cos’è successo, vi chiederete voi… Boh! Fatto sta che da un giorno all’altro, di punto in bianco, non mi ha più parlato. La chiamavo a casa (so che ora voi penserete che io sia un dinosauro, ma ai tempi non esistevano i cellulari) e si faceva negare, e l’unica volta che sono riuscita a parlarle mi ha tagliata con un laconico “ Non ho niente da dirti”. Sono passati 18 anni e vi giuro che non ho ancora capito cosa io possa aver fatto di così grave (senza peraltro accorgermene) per non meritare più la sua parola. Rimarrà un caso irrisolto per sempre. 


    First Cd I ever bought

    Sempre perché appartengo all’era preistorica, il mio primo cd in realtà è stata una cassetta. E precisamente una raccolta di sigle di Fantastico. Per quelle di voi troppo giovani per conoscere Fantastico, era un programma che andava in onda al sabato sera su RaiUno, era quasi sempre condotto da Pippo Baudo, e noi bambine ci incantavamo guardando i balletti della Heather Parisi prima e la Lorella Cuccarini poi. Bei tempi...


    First Pet
    Olimpia (nella foto a destra) è stato il primo gatto a entrare in casa nostra. Io non avevo ancora 7 anni, e per me è stata una grande compagna di giochi. E' stata con noi per 23 anni, e nella sua vita ha dimostrato una grande pazienza sia con me che con quella peste della Prissi!



    First Big Purchase
    Il mio primo grande acquisto è stata la mia macchina. Interamente pagata da me, senza l'aiuto di nessuno, e quindi mia al 100%. E' stato un grande traguardo, e guai a chi me la tocca!



    First Blog Post

    Preferirei calare un velo pietoso, ma visto che siamo in ballo.. balliamo! Il primo post si chiamava: “Ho comprato lo sturalavandino” e se siete abbastanza coraggiosi lo potete leggere QUI, ma anche se non lo fate vi assicuro che non vi perdete niente!



    First Make up Product
    Il mio primo acquisto di make up è stato tanti, tanti anni fa, un rossetto rosa della Deborah acquistato insieme allo smalto dello stesso colore. Era molto bello, l'effetto poi era più o meno quello di Katy Perry nel video Last friday night... Ma erano altri tempi!

    E ora ringrazio ancora una volta Arim, grazie alla quale ho potuto condividere con voi queste perle di vita vissuta.... E vi invito tutti a partecipare al TAG!


    Usa on the road: #4 A Deadwood con Wild Bill Hickok

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    Nuovo appuntamento con Usa on the road, oggi vi parlo di Wild Bill Hickok e della cittadina di Deadwood, dove riposano i suoi resti. 





    Deadwood è una piccola cittadina del South Dakota, alle pendici delle Blackhills, ed è famosa per le sue miniere d’oro, per Billy the Kid, e… per i suoi bordelli! Insomma, Deadwood è la vera cittadina del west. La prima cosa che mi viene in mente quando penso alla giornata trascorsa a Deadwood è il caldo: un caldo afoso che ho fatto veramente fatica a sopportare, anche perché arrivavamo dal fresco delle montagne, e non eravamo preparati. E poi, non posso che sorridere se ripenso al mio incontro con Wild Bill Hickok (in persona!) davanti al Saloon no. 10



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    Tra le persone che arrivarono a Deadwood in cerca di fortuna dopo che nel 1874 vennero scoperti i primi giacimenti d’oro nelle miniere delle Blackhills, ci furono anche Wild Bill Hickok e Calamity Jane, che proprio qui sono seppelliti. La popolarità di Deadwood crebbe a dismisura dopo la morte di Wild Bill, che proprio in questa città venne assassinato. Narra la leggenda che il 2 Agosto 1876 Billy the kid se ne stesse saluto al Saloon no. 10 giocando a poker quando venne assassinato da Jack McCall. Wild Bill aveva in mano un poker di assi e di otto, che da quel momento venne chiamato Dead man’s hand (la mano del morto).



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    Deadwood sarebbe potuta diventare una delle tante ghost town americane, che una volta esaurito l’oro sono state abbandonate in fretta e furia. E invece grazie ai numerosi bordelli, che richiamavano clienti anche dai paesi vicini, Deadwood è sempre rimasta attiva e abitata. Pensate che un intero quartiere della città era interamente adibito a questa attività. Nel 1980 i bordelli di Deadwood sono stati definitivamente chiusi, ma rimangono a vegliare sulla cittadina i manichini delle “lavoratrici” che controllano le strade dai piani alti degli edifici. Il 1989 è stato l’anno della rinascita di Deadwood: a seguito della legalizzazione del gioco d’azzardo gli edifici della main street sono stati interamente ristrutturati e adibiti a hotel con casinò, portando turismo e denaro. 

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    Il mitico Saloon no.10 è tuttoggi aperto e in funzione, e il redivivo Wild Bill Hickok ogni giorno viene ucciso da Jack McCall per la gioia dei turisti (come me!). 

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    Se volete saperne di più su Deadwood e sulla sua storia, vi consiglio di dare un occhio alla pagina Facebook Historic Deadwood, dove tra l'altro troverete delle bellissime foto d'epoca (western naturalmente!)

    Gli altri post sulla miei vacanza Usa on the road:

    Caro diario... Agosto 2014

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    Il mese di Agosto è trascorso molto tranquillo, con una stagione non proprio entusiasmante ma che ha reso senz'altro più gradevoli le giornate di ferie trascorse a casa. Le due settimane centrali del mese le ho infatti passate in "vacanza" rigorosamente a casa (sì lo so, per quanto riguarda le vacanze quest'anno non mi posso proprio lamentare). 

    Ed ecco cosa ho combinato questo mese:




    Iniziano le ferie!
    Per inaugurare al meglio l’inizio delle ferie, venerdì 8 ho trascorso un bel  pomeriggio in compagnia della mia nipotina. Il programma del pomeriggio? Cucinare una cheesecake e poi guardarci il mio film preferito (vediamo chi indovina che film è… ma ormai non dovrebbero esserci dubbi, con tutti i post che gli ho dedicato!)


    La gita sulle colline...
    Domenica 10 abbiamo fatto la consueta gita estiva in montagna nei nostri dintorni (ne facciamo una all'anno, non di più che magari poi ci abituiamo...), e quest'anno abbiamo scelto come meta punto di partenza Calestano, un paese a ca. 30 km da Parma. Da lì ci siamo addentrati in un sentiero Cai che abbiamo poi capito essere... per mountain bike! Va beh, per stavolta è andata così! 




    ...La gita a Castell'Arquato ...
    Martedì 12 il sole ha fatto capolino sulle nostre teste e noi ne abbiamo approfittato per fare una gita pomeridiana a Castell'Arquato, un delizioso paesino medievale nel piacentino.


    ... e la gita di Ferragosto al lago

    Anche il giorno di Ferragosto sembrava che il sole ci avrebbe accompagnato per tutta la giornata e invece... Giusto il tempo di mettermi in macchina armata di costume da bagno e vestitino leggero e sono arrivati i nuvoloni e la pioggia. Giunti al lago ci siamo rifugiati (e riscaldati) in un ristorante a Castelletto di Brenzone, abbiamo fatto una bella mangiata di pesce, scattato qualche foto (in un attimo di sole), e poi siamo ripartiti. Niente bagno, niente sole, niente caldo. Un Ferragosto molto strano!


    Il compleanno della Prissi
    Il 13 Agosto è stato il compleanno del mio gattone, che ha compiuto ben 15 anni. Ormai è entrato nell’età “senior” e i primi acciacchi cominciano a farsi sentire, anche se l’animo è sempre quello di un ragazzino. Auguri Prissi!





    Una scorpacciata di vecchi film
    Grazie a Sara della pagina Facebook Judy Garland conosciamola meglio anche in Italia, sto imparando a conoscere Judy Garland (ricordate il POST che le avevo dedicato?) e, in queste settimane di ferie casalinghe, ho approfittato del tempo libero per farmi una scorpacciata di film con Judy!



    Le mie pesche sciroppate



    Anche quest'anno come da tradizione ho preparato le pesche sciroppate. Ma quest'anno, complici i pomeriggi nuvolosi passati in casa, mi sono sbizzarrita negli ornamenti dei barattoli. Vi piacciono?


    Very British
    Ho tirato fuori dal cassetto queste spilline British style acquistate qualche anno fa. Che sia il presagio di un nuovo viaggio in Gran Bretagna? Ma.. chi lo sa....


    The August break su Instagram
    Questo mese ho partecipato al progetto August Break 2014 di Susannah Conway: ogni giorno del mese Susannah ha fornito un tema al quale ispirarsi con una foto da pubblicare su Instagram con l'ashtag #augustbreak. E’ stato un modo carino per mettere alla prova la mia fantasia e vedere in quanti modi diversi è stato interpretato lo stesso tema! Se volete curiosare tra le mie foto su Instagram, QUI trovate il mio profilo, metrne QUI ci sono tutte le info sul progetto The august Break 2014.



    Il libro del mese
    Archiviati per il momento gli acquisti “americani”, questo mese sono tornata al mio vecchio amore, l’Inghilterra, con Ragione e sentimento di Jane Austen. Per il momento non sono particolarmente entusiasta di questo libro che trovo meno frizzante degli altri della Austen, ma vedremo…


    E anche per questo mese è tutto, arrivederci a Settembre!





    Un festival per Jane Austen

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    Amiche di Jane Austen, fan della mitica zia Jane, tenetevi libere dal 12 al 21 Settembre, perchè a Bath ci sarà il Jane Austen Festival!
    Dieci giorni di eventi imperdibili come sfilate in costume, balli e lezioni di ballo regency, letture, workshop, tour, e molto altro.


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    Tutto si svolgerà nella città di Bath e dintorni, dove Jane visse negli anni dal 1801 al 1806. Una città che la nostra Jane ci ha descritto dettagliatamente nei suoi romanzi 
    Persuasione L'abbazia di Northanger, ambientati proprio a Bath.

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    E se avete già impegni per settembre, sappiate che il Jane Austen Centre di Bath organizza walking tour della città durante tutto l'anno. Un modo diverso dal solito per conoscere i luoghi vissuti e amati da Jane Austen!

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    QUI trovate tutte le info sul Jane Austen Festival e QUI le info sui walking tour di Bath.


    p.s. Se siete fan di Jane Austen non perdetevi il mio post sulla visita alla casa museo di Jane Austen a  Chawton 

    Venezia 2014 - I Leoni d'oro di Banana e cioccolato

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    Solo ed esclusivamente per i lettori del mio blog, i prestigiosi Leoni d'oro 2014 di Banana e cioccolato! 
    Iniziamo con un classico di tutti i red carpet, che almeno uno ce n'è sempre, e cioè:

    Premio Ferrero Rocher
    Janet Matie Gretzky
    ... Perchè se vai con l'oro non sbagli mai!

    Premio Cuor contento il ciel l'aiuta
    Frances McDormand
    Lasciatemi dire solo una parola: "Allegriaaaaa!"

    e per rimanere in tema... 
    Premio Mercoledì Addams
    Greta Scarano
    Almeno qui apprezziamo lo sforzo dell'aver indossato i sandali gioiello per dare un po' di vitalità al look.

    Premio La donzelletta vien dalla campagna
    Catherine Deneuve
    Cara la mia Caterina, sarai pure francese, sarai chic, sarai nata nella capitale della moda, ma per me conciata così sembravi appena venuta su da un campo di pomodori.



    Premio Eleganza
    Emanuela Postacchini
    Sì lo so, non ha l'eleganza della Cate Blanchett (che di solito stravince sempre questo premio), ma accontentiamoci.

    Premio I love 80's
    Iaia Forte
    Le mancano sono gli scaldamuscoli e la fascia di spugna in fronte...




    Premio 50 sfumature di...
    Charlotte Gainsbourg
    Probabilmente l'abito è in segno di protesta per non essere stata scelta come protagonista femminile per la trasposizione cinematografica di 50 sfumature di grigio...


    Premio Anticume
    Giovanna Mezzogiorno
    Vorrei ricordare che Giovanna Mezzogiorno ha solo 40 anni e non 70 come potrebbe sembrare dal suo look.


    Premio Rossella O'Hara
    Marina Castelnuovo
    Ogni commento sarebbe superfluo


    Premio Smutandata
    Marina Cicogna
    Ma la vedo solo io la mutanda nera o la vedete anche voi? 


    E per finire:

    Premio Best look
    Alessandra Ambrosio
    Sì lo so non è niente di eccezionale che ma credetemi, non ho trovato niente di meglio.

    E.....

    Premio Panterona d'oro
    Marta Marzotto
    Ammazza che panterona la Marta!

    Come sempre spero di avervi fatto ridere almeno un po' e vi do appuntamento al prossimo red carpet!


    Usa on the road #5 Viva Las Vegas!

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    Prosegue il viaggio negli Usa e oggi vi parlo della nostra tappa di... Las Vegas
    Pensavo che entro l'estate avrei terminato i miei post Usa on the road, ma mi sto rendendo conto che ho così tante cose da raccontarvi e da farvi vedere che penso mi ci vorrà anche tutto l'autunno prima di finire!

    las vegas, banana e cioccolato

    Originariamente Las Vegas non era una tappa prevista nel nostro itinerario, ma il bello di fare vacanza on the road è proprio che si può decidere all'ultimo minuto. E così è stato per noi, che all'incirca dopo la prima settimana di viaggio abbiamo deciso di fare questa pazzia: una deviazione di 1.200 Km per (ri)vedere Las Vegas!

    las vegas, banana e cioccolato

    Las Vegas è una di quelle città che almeno una volta nella vita bisognerebbe vedere. Descriverla è veramente difficile: è una specie di Disneyland per adulti, un paradiso per gli amanti dello shopping, e per (ovviamente) gli amanti del gioco e dell'intrattenimento. Quello che più colpisce chiunque visiti questa città è la totaleperdita di cognizione del tempo che si ha quando si entra all'interno dei casinò (a LasVegas, almeno nella strip, tutto è all'interno dei casinò: dagli alberghi, ai negozi, ai ristoranti): l'assenza di finestre, gli interni illuminati a giorno, il rumore incessante delle slot, ti mandano veramente in tilt, e ti ritrovi ad aver trascorso ore all'interno di un casinò senza nemmeno accorgertene!

    las vegas, banana e cioccolato

    A Las Vegas è impossibile annoiarsi, ma è molto facile prendersi un raffreddore. La temperatura esterna si aggira sui 40 gradi, con un vento caldo che ti ricorda costantemente che sei in mezzo al deserto. Ma... Appena varchi la soglia di un qualsiasi casinò un vento gelido da aria condizionata ti accoglie implacabile. Avevo sentito dire che nel deserto ci fosse escursione termica, ma non pensavo si riferissero all'aria condizionata!



    Allontanandosi di un po' dalla Strip (la strada sulla quale si affacciano i più famosi Casinò dela città), e ci si addentrata in downtown dove troverete le famosissime Cappelle dell'amore, ma anche Fremont Street, la Las Vegas dei "neon". Avete presente i film anni '50/60 ambientati in questa città? Quelli in cui comparivano le immense e coloratissime insegne neon dei Casinò? Sono stati tutti girati qui. Fremont Street è sicuramente meno luccicosa e meno pretenziosa della Strip, i suoi locali sono meno alla moda, le bancarelle e i negozi di souvenir la rendono meno glamour, ma ha comunque un fascino nostalgico tutto particolare. 

    las vegas, banana e cioccolato


    las vegas, banana e cioccolato

    las vegas, banana e cioccolato

    las vegas, banana e cioccolato

    Insomma, se capitate a Las Vegas e vi rimane un po' di tempo, fate un giro anche a downtown, dove vedrete la vera Las Vegas! 
    E ovviamente per concludere degnamente la visita a Las Vegas, non poteva mancare una foto ricordo davanti al Flamingo (ricordate il post dedicato alla storia di questo Casinò?)!

    Inaugurazione Manzù / Marino gli ultimi moderni

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    Si è inaugurata venerdì scorso nella splendida cornice della Fondazione Magnani Rocca di Mamiano (Parma),  la mostra Manzù / Marino, Gli ultimi moderni. Io ho avuto la fortuna di partecipare proprio alla serata inaugurale, e come sempre vi racconterò tutto!


    La mostra è dedicata a due grandi maestri della scultura italiana: Marino Marini e Giacomo Manzù. Due grandi personaggi che negli anni del dopoguerra hanno fatto conoscere la scultura italiana in tutto il mondo. 
    La mostra si concentra infatti sulle opere realizzate dai due artisti negli anni tra il 1945 e il 1970, anni in cui i due artisti si affacciano al mercato internazionale.
    Nelle sale della Fondazione trovano posto fotografie, dipinti, studi e ovviamente sculture, tra cui ovviamente le più famose, come i Cardinali di Manzù e i Cavalli con Cavaliere di Marino. 

    manzù marino, fondazione magnani rocca, parma

    manzù marino, fondazione magnani rocca, parma

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    manzù marino, fondazione magnani rocca, parma

    manzù marino, fondazione magnani rocca, parma

    manzù marino, fondazione magnani rocca, parma

    Una mostra che vale senz'altro la visita, perchè oltre alle sale dedicate all'esposizione, è possibile visitare l'intera collezione permanente che comprende opere di Goya, Carpaccio, Tiziano, Rubens, De Pisis, Morandi, Canova e altri ancora. 
    La villa che ospita la Fondazione Magnani Rocca si trova all'interno di un parco secolare di 12 ettari dove si trovano alberi monumentali oltre ad una quarantina di specie arboree. Personalmente amo questo parco, e tutte le volte che visito una mostra non manco mai di fare una rilassante passeggiata tra i suoi sentieri, e anche questa volta è stato così:

    silvia diemmi, banana e cioccolato

    silvia diemmi, banana e cioccolato

    In compagnia delle mie amiche Elisabetta ed Alessia, nel parco della Fondazione poco prima di visitare la mostra:
    silvia diemmi, banana e cioccolato

    La mostra Manzù / Marino, Gli ultimi moderni è visitabile fino all'8 Dicembre 2014 e il prezzo del biglietto è di € 9,oo.
    La Fondazione Magnani Rocca si trova a Mamiano di Traversetolo, a ca. 15 km da Parma. 
    QUI tutte le info sulla mostra.

    silvia diemmi, banana e cioccolato






    Usa on the road #6 Il Grand Canyon

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    Uno dei luoghi che più mi ha affascinata durante la vacanza negli Usa di quest’estate è stato sicuramente il Grand Canyon (il posto che mi è piaciuto di più in assoluto lo tengo per ultimo, ma immagino che qualcuno a questo punto avrà già immaginato di cosa si tratti!). E’ stato uno spettacolo che mi ha lasciata letteralmente a bocca aperta. Per quanto le foto che vedrete del Gran Canyon possano essere belle (intendo quelle fatte da fotografi professionisti, non le mie!), vi assicuro che vederlo dal vero è tutta un’altra cosa. Credo che sia uno spettacolo della natura che ognuno dovrebbe vedere almeno una volta nella vita.

    grand canyon, silvia diemmi, banana e cioccolato


    Dalle immagini non ci si rende conto della vastità di questo canyon, che ti si apre sotto i piedi senza riuscirne a vedere il fondo, e che si snoda fino all’orizzonte. Per quanto i miei occhi potessero vedere, c’era sono il Grand Canyon, il cielo e nient’altro. Una meraviglia della natura, che ci fa rendere conto di quanto noi uomini siamo piccoli piccoli.
    Mi rendo conto che le mie parole non sono sufficienti per raccontare lo stupore e la meraviglia provati davanti a questo luogo, e per questo motivo mi fermo qui e lascio parlare le mie foto, sperando che riescano a trasmettervi un po' delle emozioni che ho provato davanti a questa meraviglia della natura!

    grand canyon, silvia diemmi, banana e cioccolato

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    Qualche numero per farvi un’idea delle dimensioni
    Lunghezza: 446 km
    Profondità: fino 1.600 m
    Larghezza: dai 500 m ai 27 km

    Siete rimasti anche voi senza parole?


    grand canyon, silvia diemmi, banana e cioccolato


    QUI tutti i post sulla mia vacanza Usa on the road 





      Benessere in villa

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      Domenica 14  ho partecipato alla seconda edizione di Benessere in villa: un'intera giornata dedicata al benessere e al prendersi cura di sé sotto molteplici aspetti, dall'alimentazione all'equilibrio di mente e corpo, all'armonia. 



      Naturopati, maestri di yoga, esperti in alimentazione e di cosmesi naturale, insegnanti di danza etnica, produttori di prodotti biologici, si sono messi a disposizione per mostrare le loro conoscenze.

      benessere in villa, vigatto, parma, silvia diemmi

      benessere in villa, vigatto, parma, silvia diemmi

      benessere in villa, vigatto, parma, silvia diemmi

      Tra gli tanti stand presenti all'interno del Parco della Villa Meli Lupi di Vigatto (Parma),  mi sono soffermata in particolare in quello della tea sommelier  Barbara Vola, che ci ha proposto un'interessante degustazione di tè bianco in tazze Gaiwan.

      benessere in villa, vigatto, parma, silvia diemmi

      Ho imparato parecchie cose sul tè (per esempio che quello in bustine proviene da un processo industriale che non ha niente a che vedere con quello in foglie, o che la teiera andrebbe prima riscaldata) e degustarlo in un modo completamente diverso da come sono abituata.

      benessere in villa, vigatto, parma, silvia diemmi

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      benessere in villa, vigatto, parma, silvia diemmi

      benessere in villa, vigatto, parma, silvia diemmi

      Barabara cura anche il blog Viaggio intorno al tè  dove potrete scoprire tante curiosità sul magico mondo del tè!

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      Lauren Bacall, the Look

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       Lauren Bacall (1924-2014) è stata una delle attrici più raffinate di Hollywood. Con il suo sguardo ammaliatore (era chiamata proprio The look), gli occhi azzurro ghiaccio, e alla sua innata eleganza si è distinta tra le tante dive degli anni '40 e '50, proprio perchè era unica e inimitabile. Volendola paragonare alle attrici di oggi si potrebbe dire che ha la classe di Gwyneth Paltrow unita alla sensualità di Uma Thurman e all'eleganza di Nicole Kidman. Niente male, vero?





      La vita e la carriera


      Lauren Bacall (il cui vero nome era Betty Perske) nasce nel sobborgo del Bronx (New York) nel 1924 in una famiglia di origini polacche e rumene. Il genitori divorziano quando Lauren è ancora piccola, e viene perciò cresciuta dalla madre (della quale adotterà il cognome una volta divenuta famosa). Fin da subito la grande passione di Lauren si rivela essere la recitazione, e infatti terminati gli studi frequenta l'Accademia americana di arti drammatiche. Per mantenersi intraprende la carriera di modella, alla quale alterna alcune apparizioni in spettacoli di Broadway. E' proprio sulle copertine della rivista Harper's Bazaar che Lauren viene notata dalla moglie del regista Howard Hawks, che convince il marito a sottoporre la modella a un provino. Il provino va a bun fine, e nel giro di pochi mesi, a 19 anni,  Lauren fa il suo debutto cinematografico al fianco di Humpry Bogart nel film To have and have not (Acque del sud). Tra i due attori scoppia l'amore, e l'anno successivo, nel 1945, non appena Bogart ottiene il divorzio dalla moglie, si sposano. Rimarranno uniti per 12 anni, fino alla morte di Bogart avvenuta nel 1957, divenendo una delle coppie più famose di Hollywood. Nel 1946, sempre con Bogart recita in The big sleep (Il grande sonno), e poi Key Largo (L'isola di corallo) nel 1949. Per tutti gli anni '50 Lauren interpreta film di discreto successo, soprattutto commedie. Nel 1961 si sposa con l'attore Jason Robards (dal quale divorzierà nel 1969) e per alcuni anni lascia il cinema per dedicarsi al teatro. Dagli anni '70 in poi le sue apparizioni sono sporadiche: alcune episodi di film tv e qualche film, tra cui il bellissimo Murder on the Orient Express (Assassinio sull'Orient Express) del 1974. Lauren Bacall è morta lo scorso 12 Agosto, colpita da un ictus.




      Curiosità


      • Nel 1997 è stata inclusa dalla rivista People tra le 50 donne più belle del mondo
      • A lei oltre che a Veronica Lake, Julie London e Rita Hayworth, si sono ispirati i creatori di Jessica Rabbit.
      • L'attrice ha scritto due autobiografie: Lauren Bacall By Myself 1974) e Now (1996)
      • Sia Lauren Bacall che il marito Humprey Bogart erano affetti da un disordine vocale chiamato poi Bogart-Bacall syndrome (detto BBS), una formula di tensione dei muscoli che può comparire in chi utilizza per motivi professionali un tono di voce molto basso.
      • L'attrice Kathleen Turnerè stata spesso paragonata alla Bacall e si dice che quando le due attrici si conobbero, la Turner si presentò dicendo: "Hi, I'm the young you." Forse Kathleen Turner avrebbe dovuto imparare un po' di eleganza (anche nelle maniere) dalla Bacall...


      Le sue interpretazioni più famose


      • To Have and Have Not (Acque del sud) 1944
      • The big sleep (il grande sonno) 1946
      • L'isola di corallo (Key Largo) 1948
      • Come sposare un milionario (How to Marry a Millionaire) 1953
      • Come le foglie al vento (Written on the Wind) 1956
      • Detective's Story (Harper) 1966
      • Assassinio sull'Orient-Express (Murder on the Orient-Express) 1974
      • Misery non deve morire (Misery) 1990















      Caro diario... Settembre 2014

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      E anche il mese di Settembre se n'è andato, tra un paio di eventi molto interessanti, qualche esperimento culinario e un po' di shopping (bio)...




      Ed ecco cosa ho combinato questo mese:


      I miei primi prodotti bio
      Era da un po’ che ci pensavo e finalmente mi sono decisa: ho fatto il mio primo acquisto di prodotti BIO per viso e corpo. Dopo una lunga ricerca ho deciso di fare il mio acquisto su Naturisimo, e per ora ho provato prodotti Green People e Caudalie, dei quali sono rimasta molto soddisfatta.



      La torta di mele
      Venerdì 5, mentre guardavo in tv la prima puntata della 2° stagione di Bake Off Italia ho cucinato questa torta alle mele. Probabilmente Bake off ha aiutato, perché la torta è venuta molto buona! La ricetta l’ho presa dal blog Coniglio giallo (QUI il link). Grazie Cristina!


      E il Sunday brunch
      Domenica 21 mi sono data alla cucina americana e ho preparato un Sunday brunch per due: bagel, birdies in a nest, hash browns e cupcake! I miei primi cupcake non sono venuti gran che, in compenso sono molto soddisfatta dei miei primi bagel!


      Tutti matti per Colorno
      Da venerdì 5 a domenica 7 come ogni anno a Colorno sono diventati Tutti matti per Colorno, una grande festa con artisti di strada. Io ho fatto un salto al sabato pomeriggio, e ho scattato questa foto che è stata selezionata da ig_parma e ig_emiliaromagna! 



      Il vernissage alla Fondazione Magnani Rocca
      Venerdì 12 ho partecipato all’inaugurazione della mostra Manzù / Marino gli ultimi moderni  (vi ho raccontato tutto QUI)



      Benessere in villa

      Domenica 14 ho partecipato alla seconda edizione di Benessere in villa, vi ho già raccontato tutto QUI


      Il libro del mese...
      Alla fine non ce l’ho fatta, ho abbandonato la cara Zia Jane. Ragione e sentimento era davvero troppo anche per me: troppo noioso, troppi personaggi, troppo di tutto. E così ho mollato e mi sono dedicata ad altro, precisamente: A long way down di Nick Hornby. Un libro acquistato quest’estate all’aeroporto di Denver e del quale ho anche già visto il film (questo facilita non di poco la lettura in lingua originale!).

      p.s. Se volete leggere una bella e divertente recensione di Ragione e sentimento, vi consiglio di leggere il post di Katiu nel suo blog Appunti di viaggio. Avevo già un’ottima opinione di Katiu, ma il fatto di essere riuscita a portare a termine questa lettura le ha fatto guadagnata tutta la mia stima!


      ...E il film del mese
      Neanche questo mese sono andata al cinema (ma non c’è niente di decente ultimamente o è una mia impressione?) e il film che vi segnalo l’ho visto in tv (per me era comunque nuovo perché non l’avevo mai visto!): Leoni per agnelli. Diversi punti di vista sulla guerra e su come porsi di fronte alle scelte della vita. Mi è piaciuto molto perché è un film che fa riflettere. E poi è di e con Robert Redford!


      Le mie recensioni su Judy Garland conosciamola meglio anche in Italia
      Questo mese ho iniziato una collaborazione con la pagina Facebook Judy Garland conosciamola meglio anche in Italia: pubblicherò una serie di recensioni sui film di Judy Garland. Non sono assolutamente un critico cinematografico, di conseguenza le mie recensioni hanno un tocco molto personale! Trovate QUI la mia recensione di Il Pirata.


      E anche per questo mese è tutto, ci vediamo a Ottobre (il mio mese preferito, ve lo dico già da subito!).

      Buon compleanno a me… E si parte!

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      Non ho ancora finito di raccontarvi la mia vacanza negli Usa e sono già in partenza per un altro viaggetto.Ma stavolta si tratta di un’occasione importante..

      Il mio compleanno!


      Sabato ho compiuto gli anni (non chiedetemi quanti che sono già in paranoia), e mi sono fatta un regalino: 4 giorni a Londra per festeggiare degnamente il mio genetliaco (che paroloni che usiamo oggi!). E così domani sera si parte per Londra e buon compleanno a me!

      Amo Londra e amo festeggiare il mio compleanno all’estero (ricordate la pazzia di due anni fa a New York? QUI il post), quindi non vedo l'ora di partire!



      P.S. seguitemi su Facebook e Instagram in questi giorni per vedere in diretta le mie immagini da Londra!



      Il mio weekend a Londra: le immagini

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      Eccomi tornata da qualche giorno dal mio weekend autunnale a Londra! E' stato un week end bellissimo, durante il quale abbiamo visitato ancora una volta questa magnifica città della quale non mi stancherò mai. Purtroppo in questi pochi giorni non ho potuto vedere tutto quello che avrei voluto, ma vorrà dire che dovrò tornarci :-)
      Queste sono le immagini della mia brevissima vacanza, e soprattutto dei momenti che più mi sono rimasti nel cuore.

      Il Tamigi e la frizzante aria di relax in una domenica pomeriggio a Southbank:

      I Kyoto garden all'interno di Holland Park: una piacevole scoperta avvenuta un po' per sbaglio e un po' per caso. In realtà martedì avremmo dovuto visitare Leighton House, che abbiamo scoperta al martedì non è visitabile. Perciò abbiamo ripiegato su Holland Park, e per caso siamo finiti nei Kyoto Garden:


      Il mio compleanno festeggiato con una romantica cena al Clos Maggiore di Covent Garden:


      La visita ai Kensington Garden e soprattutto alla statua di Peter Pan in un bel sabato pomeriggio autunnale :

      GLi abiti indossati da Lady D ed esposti a Kensington Palace in occasione della mostra Fashion Rules:

      Le bambole con cui giocava la Regina Vittoria da bambina, anche queste esposte a Kensington Palace:


      La Royal Albert Hall, raggiunta canticchiando Que sera sera, il motivo di L'uomo che sapeva troppo (The men who knew too much, Alfred Hitchcock, 1956) visto proprio qualche sera prima di partire:



      La fermata della metro di Earl's court, che per qualche giorno è diventata la nostra base di partenza per esplorare Londra:


      Il servizio fotografico di una coppia di sposi sul sagrato della Cattedrale di Saint Paul:


      E sempre la cattedrale di Saint Paul vista questa volta dal Millenium bridge:


      La meravigliosa vista dello skyline della City da Southbank:

      L'Imperial War Museum:


      Una serata nella vivace Chinatown:


      Il variopinto mercatino di Portobello road:

      E infine noi, e il nostro fantastico weekend a Londra!


      Barbie modella per Moschino

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      Sarò sincera, non ho seguito la MFW (che poi un tempo non si chiamava semplicemente “Settimana della moda”?) ma alle immagini della sfilata di Moschino con le modelle trasformate in Barbie in carne ed ossa, non ho saputo resistere. 



      D’altronde la Barbie è stata la rappresentazione della donna ideale per i miei primi 10 anni di vita. Comunque, Moschino quest’anno si è inventato di fare sfilare le modelle conciate come delle Barbie. Che poi secondo me non ci è nemmeno riuscito tanto perché a me le modelle vestite di rosa sembravano un po’ le sorelle ossute della Barbie, non è che mi dessero questa impressione di donna tutta d'un pezzo che mi davano le Barbie d’una volta. In ogni modo, se avete sempre desiderato vestirvi da Barbie ma non avete mai osato farlo, sappiate che da oggi potete farlo tranquillamente. E sarete pure molto fashion, parola di Moschino!








      La capsule collection Think pink è acquistabile on line sul sito stylebop.com.
      Ovviamente i prezzi sono modesti e accessibili a tutti...


      In my bag

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      Dimmi cosa hai nella borsa e ti dirò chi sei… Si dice che dal contenuto della borsa di una donna si può capire molto della sua personalità. Sicuramente ci sono alcune cose senza le quali non esco mai di casa, e poi ci sono tutte le variabili del caso, che variano in base alle stagioni e agli umori.
      Però non ho davvero idea di cosa si potrebbe capire della mia analizzando cosa ho nella borsa, voi che dite?




      Ecco cosa c’è dentro la mia borsa (è una lista lunghissima ma vi assicuro che la borsa non è così pesante come sembrerebbe):
      • I fazzoletti di carta
      • Le chiavi casa ma soprattutto il portachiavi molto british (che viene direttamente da Londra)
      • Le chiavi della macchina
      • Le mentine HP Converged Storage (per non dimenticare mai che lavoro in un’azienda di informatica…)
      • Le chewing gum
      • Lo specchietto (che avrà più o meno 30 anni)
      • Il portamonete Accessorize
      • Il badge per il lavoro
      • Il porta cell (fatto a mano e acquistato lo scorso anno in un mercatino in Cornovaglia)
      • Il portaocchiali (con dentro gli occhiali) Persol
      • Il portafoglio CK
      • La crema mani Bottega verde Riso Venere (è una crema viso ma io la uso per le mani)
      • Il burro cacao Burt’s bees con vitamine e menta piperita (acquistato quest’estate al market all’interno del Parco dello Yellowstone)
      • Il fazzoletto di cotone (che preferisco di gran lunga a quelli di carta)
      • Il detergente per mani Cien (Lidl)
      • L’agenda di Jane Austen
      • Il notes Pinko (dove mi appunto di tutto ma soprattutto le idee per i miei post!)


      E voi cosa portate nella vostra borsa? Quali sono le cose senza le quali non uscite mai di casa?


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